Descrizione
Quercus ilex L. – Leccio
Il leccio è un albero sempreverde e molto longevo, tipico dell’area mediterranea. È distribuito naturalmente soprattutto nella parte occidentale del bacino del Mediterraneo e più raramente in quella orientale. In Italia è presente in tutte le regioni, ad eccezione della Valle d’Aosta, nelle isole e nelle aree costiere, con larghe penetrazioni verso l’interno nel centro-sud, fino a 1500 m.s.l.m. in Appennino. Il suo tronco possente può misurare fino a 1-2 metri di diametro e le foglie alterne, persistenti e coriacee presentano una forma piuttosto variabile, da ovale ad ovale lanceolata; le foglie più giovani sono dentate e spinose ai margini, quelle più vecchie sono strette e a margine intero. La fioritura avviene tra aprile e maggio.
Oltre che nella sua configurazione ad alto fusto, comune sia in ambiente urbano che in boschi evoluti, è facile incontrarlo coltivato come siepe alta o frangivento, oppure, soprattutto nei boschi un tempo destinati alla produzione di legna da ardere (o da carbone), nella forma "a ceppaia (ceppo o tronco tagliato alla base, da cui ricrescono più polloni).
Essendo una specie poco esigente, resistente alla siccità prolungata e ai danni da inquinamento, viene spesso utilizzato come albero ornamentale nel verde urbano dove si presta bene all’abbattimento delle polveri sottili.
Liquidambar styraciflua L. - Storace americano
Questo albero dal portamento elegante e slanciato ha origini nel continente americano dove si estende naturalmente dal nord degli Stati Uniti fino alle zone montane di Messico, Guatemala, Belize, Salvador, Honduras e Nicaragua.
Si tratta di una specie a rapida crescita e dal comportamento pioniero che forma boschi quasi puri o misti nell’areale di origine. Le foglie costituiscono senza dubbio l’aspetto più attrattivo di questa pianta: pentalobate e dal margine appena dentato, si presentano di un verde brillante dalla primavera fino all’autunno, quando assumono colorazioni suggestive che variano dal giallo oro all’arancio e dal rosso vivo al porpora. Per questo motivo, nei nostri ambienti, l’impiego che si fa di questa specie è puramente ornamentale. Può essere piantato solitario, oppure a gruppi. Le sue dimensioni lo rendono adatto a giardini e parchi, preferibilmente in posizione libera e aperta.
Lo storace americano è probabilmente tra le latifoglie più adattabili a diverse tipologie di suolo e condizioni ambientali e per questo motivo viene impiegato sempre più frequentemente alla luce dei cambiamenti climatici in atto.
Liriodendron tulipifera – liriodendro
Chiamato anche albero dei tulipani, è originario della costa orientale del Canada e degli Stati Uniti d’America dove forma boschi puri o misti con altre specie.
Si tratta di un albero dal rapido sviluppo che può raggiungere dimensioni notevoli adattandosi a diversi tipi di suolo, preferibilmente profondi, fertili e freschi, ben drenati. Tollera gelate brevi fino a -30 °C e apprezza le esposizioni soleggiate.
La peculiarità di questo albero è la fioritura, che avviene in genere dopo il settimo o l’ottavo anno di vita e dura dalle 2 alle 6 settimane. I fiori sono simili a tulipani, grandi e profumati, dal colore giallo-verde ai margini e con screziature arancio alla base. Anche le foglie hanno una forma originale, a 4 lobi e apice troncato che diventano giallo-arancio in autunno.
Tutte le parti della pianta sono tossiche per l'uomo per ingestione. Nei luoghi di origine la pianta si presta a svariati usi tra cui l'utilizzo del legname e come pianta mellifera. In Italia è utilizzato quasi solo a scopo ornamentale.
Acer platanoides “Crimson King” – acero riccio rosso
L’acero riccio è un albero dalle modeste dimensioni, autoctono in Europa. In Italia è naturalmente diffuso nei boschi di latifoglie umidi e riparati, generalmente nelle zone di forra, con optimum nelle fasce collinare e montana inferiore.
Il fusto di questo albero è slanciato e la chioma è rotondeggiante. Le foglie sono simili a quelle del platano, palmate a 5 lobi poco profondi e dentati, da cui deriva il nome specifico. Le infiorescenze si manifestano prima della fogliazione per poi dare origine a un frutto alato chiamato “disamara” che viene disperso dal vento tra settembre e ottobre.
Specie vigorosa e dalla scarsa o nulla produzione di polloni, cresce preferibilmente su suoli argillosi profondi, umiferi e molto freschi, tuttavia si adatta a tutti i tipi di terreno.
La cultivar 'Crimson King', dal fogliame arrossato, è una delle più note e utilizzate a scopo ornamentale sia come individuo isolato nei giardini e nei parchi che in filari nelle alberate stradali.