Descrizione
Nella seduta di ieri sera, giovedì 25 settembre, il Consiglio Comunale di Montespertoli ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno per l’adesione formale del Comune alla Rete degli Enti Locali per i Diritti del Popolo Palestinese, promossa dall’organizzazione Pace e Giustizia in Medio Oriente.
Con questa decisione, Montespertoli ha voluto ribadire la propria vicinanza alle popolazioni colpite dal conflitto in corso e la ferma convinzione che solo attraverso il dialogo e la cooperazione possa nascere una pace vera. L’Amministrazione comunale ha riaffermato con forza la prospettiva della soluzione “due popoli, due Stati”, considerata l’unica strada percorribile per garantire sicurezza e diritti sia al popolo israeliano che a quello palestinese. Da questo punto di vista, già nel Consiglio Comunale di maggio l’assise cittadina si era espressa con forza a favore del riconoscimento dello Stato palestinese.
Durante il dibattito, il sindaco Alessio Mugnaini ha sottolineato come sia fondamentale sostenere tutte quelle realtà che, da entrambe le parti, si impegnano concretamente per la costruzione di una pace duratura. Ha ricordato che “abbiamo il dovere di aprire il cantiere universale della pace”, sostenendo chi lavora per tenere vivi i ponti di dialogo, evitando che la logica della contrapposizione trascini anche chi oggi resiste agli estremismi.
Non ci può essere pace duratura senza il riconoscimento reciproco, senza la creazione di uno Stato di Palestina accanto allo Stato di Israele, in condizioni di pari dignità e sicurezza e nel rispetto del diritto internazionale. L’adesione del Comune alla Rete assume dunque un valore non solo simbolico, ma politico e culturale: un atto che colloca Montespertoli all’interno di un impegno collettivo di molti enti locali italiani che scelgono di dare voce a chi, anche nei territori martoriati dal conflitto, continua a lottare contro gli estremismi e a credere nella possibilità di un futuro di convivenza. L’ordine del giorno, in questo senso, accanto alla netta e dura condanna delle politiche e delle scelte militari del governo Netanyahu e del terrorismo di Hamas, chiede con forza la fine della guerra e dell’uso della fame come arma, la liberazione incondizionata degli ostaggi, la fine dell’occupazione in Cisgiordania, il disarmo di Hamas e la rinuncia al terrorismo, il sostegno a chi in Israele si mobilita contro il governo e a chi a Gaza si mobilita contro Hamas.
L’approvazione dell’ordine del giorno conferma la volontà dell’Amministrazione comunale di non rimanere indifferente davanti a una tragedia umanitaria e un massacro che tocca la coscienza di tutti, ma di contribuire, con il proprio gesto, a rafforzare una cultura di pace, giustizia e solidarietà internazionale.